F.A.Q.

Domande e risposte sul nostro progetto.

Genesi

Quando è nato il progetto?

 

Il progetto per l’istituzione della figura dell’assistente sessuale per le persone con disabilità è nato con il “Comitato promotore” nel Gennaio del 2013. Da l’idea di Maximiliano Ulivieri si sono aggiunti i soci fondatori di cui i nomi potete leggerli nella pagina del “chi siamo“.

Quali sono le motivazioni per cui è nato?

Premesso che il pieno sviluppo della sfera sessuale porta non solo a una più completa conoscenza di sé, ma contribuisce notevolmente a un benessere fisico / psicologico. Questa consapevolezza ci ha portato ad esaminare la situazione nelle persone con disabilità dove è emersa una grande difficoltà nel vivere appieno tale sfera. La mancanza di un percorso conoscitivo della sessualità, anche nell’autoerotismo, è risultata molto frequente.

A quali esempi vi siete ispirati?

Questa figura esiste in Olanda, Germania, Austria, Svizzera (parti germanica e francofona) e Danimarca. Per diventare assistenti, vengono istituiti corsi di formazione, diplomi, aggiornamento continuativo, carte di comportamento etico, supervisione terapeutica e prezzi concordati.

Target

A chi è rivolto il progetto?

Persone con disabilità motoria, sensoriale e intellettiva. Famiglie con figli/e con disabilità. Sottolineiamo che non è solo la gravità della disabilità della persona ma anche la sua storia a rendere questa persona idonea a sperimentare questa figura. Ci possono essere persone con disabilità gravi ma che grazie a una serie di circostanze positive riescono a vivere, magari in parte, la propria sessualità e altre con disabilità meno gravi che non ci sono riuscite per situazioni avverse (famiglie chiuse, luoghi con mentalità ristretta etc.).

Può richiederla sia un uomo che una donna? E di ogni orientamento sessuale?

Se la persona con disabilità viene ritenuta idonea per l’attivazione di un percorso con l’assistente sessuale, può essere una persona con disabilità sia maschile che femminile e con orientamento bisessuale, eterosessuale o omosessuale.

Possono richiedere l'assistenza anche i minori?

No. Le persone con disabilità ancora minorenni non possono usufruire del servizio. si può però avviare un percorso di dialogo con i nostri psicologi sessuologi attendendo la maggiore età.

Chi è l’assistente sessuale?

Di cosa si occupa?

Attraverso la sua professionalità supporta le persone con disabilità a sperimentare l’erotismo e la sessualità. Questo operatore, formato da un punto di vista teorico e psicocorporeo sui temi della sessualità, permette di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria e/o psichico/cognitiva a vivere un’esperienza erotica, sensuale e/o sessuale.

Cosa accade durante l'incontro?

Gli incontri si orientano in un continuum che va dal semplice massaggio o contatto fisico, al corpo a corpo, sperimentando il contatto e l’esperienza sensoriale, dando suggerimenti fondamentali sull’attività autoerotica, fino a stimolare e a fare sperimentare il piacere sessuale dell’esperienza orgasmica.

Ci sono dei limiti?

L’assistenza sessuale non prevede il rapporto completo, ossia la penetrazione e non comprende il sesso orale. È possibile il contatto fisico tra corpi nudi e l’accompagnamento alla masturbazione.

Che caratteristiche deve avere?

Profonda empatia. Vivere in modo positivo il proprio corpo. Apertura mentale. Pazienza. Capacità di ascoltare. Vivere la sessualità in modo giocoso e senza condizionamenti culturali. Non avere tendenze equiparabili alle parafilie.

Come si diventa assistenti sessuali?

C'è una selezione prima dei corsi?

Prima del corso c’è una selezione per l’idoneità ai corsi. Per partecipare alla selezione si deve scrivere a max.ulivieri@gmail.com inviando curriculum vitae, una foto e motivazioni. Dopodiché c’è l’incontro a Roma con il sessuologo Prof. Fabrizio Quattrini per test psico – attitudinali.

L’incontro deve avvenire di persona. Non è previsto in videoconferenza.

 

Quanto durano i corsi?

Il corso dura 200 ore e viene sviluppato in un incontro al mese il fine settimana (Sabato e Domenica). L’ubicazione dei corsi e il loro costo sono ancora da definire. Al corso parteciperanno 30 persone per ogni corso.

 

Cosa s'impara nei corsi?

Durante il corso ci saranno docenti di psicologia, per gestire al meglio le situazioni complesse che si andranno ad affrontare. Sessuologi, per comprendere gli atteggiamenti migliori ed eventualmente correggere i propri. Medici che daranno informazioni sulle diverse tipologie di disabilità. Due assistenti sessuali europei (uomo e donna). Vari insegnanti che daranno visioni alternative a quella occidentale su sessualità e attivazione del benessere.

Osservatorio Nazionale

Di cosa si occupa?

L’Osservatorio Nazionale sull’Assistenza Sessuale, un organo interno all’associazione che, per mezzo di alcuni attivisti coordinati dal Dott.re Fabrizio Quattrini, promuove un dialogo costante e funzionale in materia di sessualità e disabilità. L’Osservatorio Nazionale sull’Assistenza Sessuale ha tre scopi principali:

  • la ricerca,
  • l’aggregazione-controllo
  • la rete.
Chi può associarsi?

L’aggregazione-controllo è il cuore dell’Osservatorio e rappresenta il dialogo tra le associazioni, le cooperative, gli istituti, ecc., che lavorano a stretto contatto con la disabilità. La possibilità di associarsi alla «LoveGiver» permette alle strutture di aderire ai protocolli sull’assistenza sessuale, ma anche all’educazione all’affettività e alla sessualità nella disabilità. La possibilità di fare confluire esperienze svolte sul campo e iniziative promosse negli anni dalle varie strutture permette di convogliare informazioni e statistiche utili alla costruzione di una Banca dati sulla sessualità nella disabilità, garanzia di un controllo delle stesse iniziative e dei possibili progetti che non nascono direttamente all’interno del Comitato promotore per l’assistenza sessuale. Questo controllo non vuole essere censorio e limitante, bensì un filtro necessario per evitare inutili e sterili prese di posizione in e sterili prese di posizione individuali o anche associative che, invece di promuovere l’aspetto costruttivo della figura dell’assistente sessuale, alimentano disgregazione e inutili narcisismi.

Come associarsi?

Le associazioni o cooperative che vogliono associarsi possono inviarci una lettera su carta intestata firmata (anche via mail) dove si racconta chi siete, il desiderio di associarvi all’osservatorio e le motivazioni. Se avete qualche foto è ben accetta.

Hai altre domande? Suggeriscile via mail!

Per ogni nuova domanda puoi scrivere a max.ulivieri@lovegiver.it oppure via WhatsApp al 334.3469900