Tantra e disabili

Written by maxulivieri

On 30 Marzo 2015

Tantra e Disabili

Il massaggio tantra può essere il mezzo che sensibilizza il disabile a conoscere il proprio corpo, inoltre tale massaggio aiuta ad avere maggiore consapevolezza della propria affettività utilizzando lo scambio di energia con il corpo della massaggiatrice.

Questa esperienza può aumentare inoltre l’autostima della persona con disabilità in quanto lo scambio affettivo che avviene con l’operatrice viene interiorizzato dal soggetto, che si sente gratificato dal fatto che non viene considerato una persona diversa e non viene visto in maniera pietistica.

Dal punto di vista fisico tale massaggio porta indubbi miglioramenti nell’attività circolatoria nelle estremità corporee e nel rilassamento muscolare, e soprattutto dal punto di vista scheletrico, in quanto durante  il massaggio nella zona lombare questo porta innumerevoli migliorie nella postura. Al termine del massaggio la posizione seduta della persona con disabilità è sicuramente migliore rispetto all’inizio del trattamento, questo avviene perché durante lo stesso viene effettuata la digitopressione nella zona interessata, questo dà  la sensazione di essere più leggero e ciò  dura anche nei giorni successivi al trattamento aiutando i disabili ad effettuare i movimenti in maniera più semplice e coordinata.

Dal punto di vista interiore tale esperienza olistica favorisce la socializzazione delle persone con disabilità in due ambiti diversi. Il primo è con l’altro e con il corpo dell’altro, il secondo avviene in ogni centimetro del proprio corpo, in quanto il soggetto impara a conoscere profondamente ogni sensazione che scorre dentro di sé nel momento in cui gli viene effettuato il massaggio, questo aiuta soprattutto i soggetti con una disabilità intellettiva in quanto in alcuni frangenti sembrano essere distanti dalla propria disabilità, la pratica di tale esperienza li aiuta ad  avere maggiore coscienza della realtà.

Dal punto di vista affettivo tale esperienza può aiutare a conoscere persone e a scambiare con loro – e in questo caso particolare con la massaggiatrice – energie che possono portare a conoscere il corpo altrui. Tale scambio attraverso il corpo può portare ad una maggiore consapevolezza da parte della persona con disabilità che anche lui può avere esperienze sensuali, cosa che a volte non è del tutto interiorizzata dalla maggior parte delle persone con disabilità. Questo accade per una non accettazione in primis da parte della società della sessualità della persona con disabilità, che di conseguenza viene interiorizzata in maniera negativa dalla persona stessa con disabilità, vista l’atavica difficoltà di avere scambi con persone dell’altro sesso per i disabili.

Per quanto riguarda la mia esperienza analizzerò l’esperienza secondo i tre punti sopra citati. Io sono venuto a conoscenza di tale esperienza olistica attraverso il mezzo internet: ho visto il sito Internet del centro olistico “Il tempio di Eva” e incuriosito da questa nuova esperienza – visto che anche io non ho avuto molte esperienze dal punto di vista sensuale perché sono stato sempre vittima degli stessi stereotipi della società – sono andato a farmi fare un massaggio e sono stato piacevolmente colpito da questa esperienza, perché dal punto di vista fisico ho ricevuto notevoli miglioramenti, dal punto di vista circolatorio in primis. Infatti, prima del massaggio avevo sempre le estremità sia inferiore che superiore sempre ghiaccia per cattiva circolazione, mentre nel momento in cui ho effettuato il massaggio e per i due giorni successivi ho riscontrato un miglioramento dal punto di vista dell’attività circolatoria in quanto le estremità inferiore e superiore erano estremamente calde. Dal punto di vista posturale la mia postura è sicuramente migliorata dopo l’effettuazione del massaggio visto che prima era piuttosto scorretta. Dal punto di vista affettivo sono riuscito ad avere un forte scambio con la massaggiatrice, questo mi ha aiutato ad aumentare la mia autostima e la mia consapevolezza che anche io possiedo delle qualità che possono piacere alle ragazze, cosa che qualche volta mi dimentico. Dal punto di vista sensuale questa esperienza mi ha aiutato a conoscere meglio sia il mio corpo che il corpo dell’altro e questo mi ha aiutato inoltre a conoscere tutte le mie sensazioni e tutti i miei pensieri interiori.

Concludendo questo mio contributo, consiglio vivamente questa esperienza a tutte le persone con disabilità e le invito a non evitare l’amore perché evitare esperienze che ci possono far star bene alla lunga ci fa diventare persone infelici. Spero che questo mio umile contributo possa aver fatto venire la curiosità a qualche altra persona con disabilità perché la disabilità non vuol dire non essere felici, perché a mio avviso dobbiamo ricercare la felicità con più forza.

Valerio.

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